PERCHE’ TUTTO DOVEVA CAMBIARE Storie della Meglio Gioventù sui sentieri che ancora ricordano
2 giugno 2022 : Festa delle Repubbliche Partigiane
★ 2 giugno 2022: FESTA DELLE REPUBBLICHE PARTIGIANE ★
Andreis, Val Cellina – Provincia di Pordenone
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Zone libere partigiane e orme ribelli: vie di liberazione
Germinal – lo storico giornale anarchico – contiene un articolo in cui ci presentiamo!
Nasce a Tramonti presso il Campeggio Val Tramontina domenica 8 luglio 2018 un percorso per risemantizzare la festa della Repubblica del 2 giugno in festa della Repubblica Partigiana e per la costruzione di un progetto di individuazione, manutenzione e contestualizzazione dei sentieri e luoghi partigiani della zona. Leggi tutto “Zone libere partigiane e orme ribelli: vie di liberazione”
★ 2 giugno 2021: FESTA DELLA REPUBBLICA PARTIGIANA ★
Stalle di Cor (Tramonti di Sotto)
La salita alle Stalle di Cor prevista per sabato 17 Ottobre viene rinviata causa condizioni atmosferiche che hanno reso il sentiero difficilmente praticabile. La prossima data verrà successivamente comunicata.
Grazie intanto a quanti, iscritti e amici dell’ANPI dello Spilimberghese hanno dato la propria disponibilità
La Presidente della sezione ANPI “Virginia Tonelli”Bianca Minigutti
Nell’ambito della ricognizione dei luoghi e dei sentieri partigiani che abbiamo intrapreso in collaborazione con Zone Libere, abbiamo rintracciato il luogo della morte di Eugenio Candon, in Tramonti di Sotto – Località Stalle di Cor. Abbiamo pure rintracciato la croce originale dedicata a Candon apposta a suo tempo da partigiani superstiti di Palcoda. È nostra intenzione riposizionare la croce sul cippo originario che si trova ancora in loco, ripristinando così un altro importantissimo luogo della memoria sui sentieri partigiani.
Candon muore in uno scontro a fuoco con i fascisti della Decima Mas, mentre da Palcoda si reca ad ispezionare l’altro deposito partigiano della zona, collocato appunto alle stalle di Cor.
Lo accompagna Edo Maurizio Del Colle “Iena”, partigiano castelnovese, che ne condivide la sorte fino alla morte.
Poco lontano viene trucidato un giovanissimo garibaldino di Travesio, Angelo Cecon “Cesare” di Travesio, che aveva cercato rifugio in una stalla con il cavallo da sella che doveva sottrarre alla cattura.
A “Iena” e “Cesare” abbiamo dedicato una targa ricordo, che collocheremo in occasione del ripristino della croce partigiana.
Oggi più che mai c’è bisogno di memoria!per l’ANPI dello Spilimberghese
Bianca Minigutti
ANPI dello Spilimberghese – Zone Libere
Storia in cammino…sui passi di “Sergio” “Iena” e “Cesare”…
VI INVITIAMO A RAGGIUNGERE INSIEME LE STALLE DI COR
LUOGO IN CUI SONO STATI UCCISI I PARTIGIANI EUGENIO CANDON “SERGIO” DI VALERIANO, MAURIZIO EDO DEL COLLE “IENA” E ANGELO CECON “CESARE” PERCORREREMO INSIEME IL SENTIERO CHE DA CAMPONE RAGGIUNGE LE STALLE DI COR PER RICOLLOCARE LA CROCE ORIGINARIA A SUO TEMPO POSTA A MEMORIA DEL PARTIGIANO EUGENIO CANDON E PER APPORRE UNA TARGA A RICORDO DEI PARTIGIANI MAURIZIO EDO DEL COLLE E ANGELO CECON .
2 Giugno 2020: la Resistenza non si ferma!
Lo avevamo annunciato che non saremmo restate e restati con le mani in mano ed infatti abbiamo festeggiato la Repubblica Libera Partigiana. Siamo tornati a Pàlcoda, in Val Tramontina, a ripercorrere i sentieri che furono partigiani e a cancellare, di nuovo, l’ennesimo scempio sul murales che li ricorda.
Una trentina di persone fin dalla mattina hanno ripercorso, partendo da Tramonti, la strada che porta al borgo abbandonato che diede rifugio a decine di partigiani tra cui il comandante Giannino Bosi “Battisti”, la partigiana Jole De Cillia “Paola”, il partigiano Eugenio Candon “Sergio” ed Edo del Colle “Jena” che in queste valli furono uccisi tra l’8 e il 9 dicembre 1944. Abbiamo ricordato, tra le stesse pietre, cosa spinse quei giovani a condurre vite precarie, erranti, partigiane, incrociando così i nostri sguardi e desideri dopo troppo tempo. I numerosi antifascisti da tutta la regione hanno poi raggiunto la brigata artistica di Zone Libere, che nel frattempo ha cancellato e reinterpretato gli sfregi fascisti al murales e dato vita ad un pranzo partigiano abbracciati da una splendida giornata di sole.
La nostra gioia partigiana è stata come sempre la migliore risposta alla triste e vigliacca esistenza dei fascisti di ieri e di oggi.
Qui eravamo, qui restiamo e qui ripartiamo con i prossimi progetti! La Resistenza continua: Viva le Repubbliche partigiane!
Sull’oltraggio a Primo Zanetti, partigiano e garibaldino, e sull’antifascismo di facciata della politica spilimberghese
Anche a Spilimbergo il 25 aprile, come in altre decine di località della nostra regione, gli antifascisti hanno reso omaggio a chi ha lasciato le carni straziate nella lotta per un società più equa e giusta.
Nel pieno centro storico, sotto la Torre Occidentale, è stata fatta rivivere la memoria del partigiano Primo Zanetti, 19enne di Castelnovo del Friuli apprendista sarto a Spilimbergo ed appartenente alla Brigata Garibaldi Sud-Arzino. Come ricorda il comunicato dell’ANPI di Spilimbergo, fu arrestato in seguito ad una delazione di una donna di Travesio. Venne rinchiuso e torturato perché rivelasse i segreti e i nomi dei compagni e delle compagne impegnate con lui nella lotta contro i nazifascisti. Non parlò: nessun nome uscì dalla sua bocca. Per questo motivo il 13 luglio 1944 fu impiccato all’arco della Torre, esattamente dove ora si trova la lapide che lo ricorda. Stessa sorte toccò a Gianni Missana, quindicenne di Valeriano, vittima della stessa delazione, impiccato davanti alla madre sul lampione di fronte alla sua abitazione.
Primo fu lasciato penzolare per giorni con due cartelli, uno davanti e uno dietro, con su scritto “Questa è la fine dei banditi”. Il trattamento che subì è ancora vivo nelle testimonianze e nei ricordi di chi vide. Qualcuno applaudì, altri passando gli sputarono addosso. Altri ancora attorcigliarono la corda per farlo girare. Una “signora spilimberghese” esaltò questa azione meschina con queste esatte parole: “Comandante, gli faccia fare ancora un giretto”.
Dopo 76 anni, nella notte tra il 25 e il 26 aprile il tributo al ribelle Primo Zanetti è stato coperto da gravi e viscidi insulti. Un misero tentativo di gettare fango sulla memoria e sull’incredibile importanza dell’azione partigiana dello spilimberghese e della Destra Tagliamento per la lotta di Liberazione, contributo che fu pagato spesso ad alto prezzo. Leggi tutto “Sull’oltraggio a Primo Zanetti, partigiano e garibaldino, e sull’antifascismo di facciata della politica spilimberghese”
25 aprile 2020: i fiori per i ribelli caduti
L’appello per portare un fiore ai caduti partigiani ha avuto un grande successo, non solo sulla stampa locale e nazionale, ma anche nelle vie e nelle piazze delle nostre città. Decine sono stati gli antifascisti e le antifasciste scesi in piazza per manifestare simbolicamente portando un fiore ai ribelli caduti in tutta la nostra regione. Era fondamentale che dal virtuale si passasse al reale del mondo fisico che ci è precluso. L’innesco ha funzionato e molte sono le immagini che, in tutta la regione, documentano il passaggio di mani e cuori che hanno pensato ai partigiani.
Queste alcune delle foto che abbiamo raccolto sul web taggate con l’hashtag che avevamo lanciato #fioriairibelli o ci sono state inviate :
25 aprile 2020: un fiore per i ribelli caduti
Questo scritto nasce da una riflessione collettiva su questi giorni di quarantena e sulla necessità di storia ed azione che ne emergono. Questi giorni bui, a causa degli arresti domiciliari che stiamo subendo, non aiutano tutte e tutti noi ad essere in salute e resistenti. Difficile in questo periodo, che per molt* è scarsamente sereno, stare sul pezzo e ragionare sul futuro a partire dal 2 giugno, che è la scadenza che ci siamo dati come giornata simbolica per rilanciare la bellezza, l’estetica e quella gioia della ribellione che furono e sono partigiane. Leggi tutto “25 aprile 2020: un fiore per i ribelli caduti”
Riuscita la Festa della Repubblica Partigiana a Tramonti
La parola d’ordine “soreli” (sole in friulano) diramata in occasione della Festa della Repubblica Partigiana ha decisamente funzionato.
E’ stata una splendida giornata.
Tante antifasciste e tanti antifascisti hanno partecipato.
Tanti i momenti di ragionamento, confronto, festa e gioia.
Qualcuno ha anche approfittato della Meduna per un tuffo rigenerante.
Grazie a tutte e tutti coloro che hanno generosamente profuso il loro impegno per la buona riuscita della festa.
Qui la presentazione della festa e del progetto Zone Libere
https://www.facebook.com/federica.vincenti/videos/10157316212522679/
e una carrellata di scatti
Morte al fascismo! Libertà ai popoli!