Zone libere partigiane e orme ribelli: vie di liberazione

đź“° Germinal – lo storico giornale anarchico – contiene un articolo in cui ci presentiamo!

Nasce a Tramonti presso il Campeggio Val Tramontina domenica 8 luglio 2018 un percorso per risemantizzare la festa della Repubblica del 2 giugno in festa della Repubblica Partigiana e per la costruzione di un progetto di individuazione, manutenzione e contestualizzazione dei sentieri e luoghi partigiani della zona.

Così il 2 giugno 2019 si è tenuta una prima giornata di festa replicata in forma minore causa Covid negli anni successivi: il 2020 a Palcoda (sempre in Val Tramontina) e il 2021 a Davour la mont (nello spilimberghese). L’edizione del 2022 è nel momento in cui scriviamo in fase di organizzazione. All’interno di queste giornate sono stati organizzati momenti di approfondimento e divulgazione storica sulla esperienze delle Repubbliche partigiane in cui gli aderenti al progetto hanno messo a disposizione competenze, tempo ed energie. La festa delle Repubbliche partigiane ha avuto in ogni sua realizzazione un carattere ludico ed è stata momento di aggregazione e attrazione con l’intervento di numerosi artisti (musicisti, writers, illustratori, scultori…) che l’hanno animata producendo una nuova estetica partigiana.

Il percorso non si è fermato e si è via via allargato sfuggendo all’inerzia di un approccio meramente commemorativo della Resistenza. Attualizzare ha significato rendersi conto definitivamente che la storia non si è fermata il 25 aprile 1945 e che bisogna operare un’operazione che rilanci la bellezza, l’estetica e quella gioia della ribellione che furono e sono partigiane, ma anche essere partecipi delle lotte locali e non solo. Zone libere partigiane ha partecipato in questi anni alle battaglie per il Tagliamento e Cellina, contro le servitĂą militari, contro la manipolazione storica. Ha portato avanti azioni di sensibilizzazione e solidarietĂ  verso la causa palestinese e curda.

Sul versante storico, partendo dal presupposto che i territori sono sempre luoghi della memoria e che viviamo in un periodo in cui il “turismo storico” è principalmente incentrato sul primo conflitto mondiale, con contenuti che vanno dalla asettica riproposizione dei luoghi delle battaglie, ad una mal celata retorica militarista, si è deciso di contrastare questa “mono cultura”, che di fatto oscura un’esperienza resistenziale densa e partecipata, facendo un’opera di monitoraggio e ripristino di sentieri che furono percorsi da partigiane e partigiane.

Prima opera di recupero è stato il borgo di Davour la mont, culla della resistenza del Friuli occidentale e della guerra di Spagna, che, abbandonato dopo il terremoto del 1976 in Friuli, era stato riguadagnato dal bosco. Un luogo importante, fondamentale della resistenza friulana è stato quindi riportato alla luce dal lavoro determinato della sez. Anpi dello spilimberghese e da una indefessa brigata di lavoro volontario.

I sentieri non vanno solo recuperati e mappati, ma anche e soprattutto percorsi. Nasce quindi a fine novembre 2021 “Orme Ribelli”, il gruppo di cammino di Zone libere partigiane che organizza passeggiate ed escursioni in cui allacciare le scarpe e indossare gli zaini per mettere passi dietro a passi, spalla a spalla con compagnə e gruppi di affinità. La pratica del cammino ci permette di cambiare punto di vista, facilitare le osservazioni e attraversare in modo diverso il tempo e il territorio in cui viviamo. Camminare è uno strumento di esplorazione e crescita, mescolanza e viaggio. Abbiamo quindi creato un gruppo, uno spazio che utilizzi quest’ottica, lontana da qualsiasi culto della competizione e dello sfruttamento turistico mordi e fuggi per attraversare i territori della regione altoadriatica, vivendo, raccontando e mescolandosi con le lotte che li interessano. Conflitti che possono essere ambientali o sociali, presenti o passati, passando dall’attraversare i monti dove si combattè la lotta partigiana a sconfinare in prati adibiti a poligoni da servitù militari; salendo piste da sci in insensato ampliamento fino a scendere sentieri che bucano quella porosa linea sottile chiamata confine. Partire e tornare insieme, lungo tracce e trame che ci aiutino a decostruire tutti i confini e limiti che viviamo. Il desiderio è quello di organizzare occasioni a cadenza regolare mensile.

Per info e contatti: https://zonelibere.noblogs.org