LUNGO IL SENTIERO DEL T.I.G.R

Trst-Istra-Gorica-Reka questo era il nome di quella che è probabilmente la prima organizzazione rivoluzionaria che ha combattuto contro il fascismo in Europa avendo operato fin dal 1924. Il nome – in sigla TIGR – ricorda i nomi delle più importanti località della zona: Trieste-Istria-Goriza-Fiume.
Si trattava – e non avrebbe potuto essere altrimenti – di una organizzazione clandestina, che si batteva contro la politica di snazionalizzazione di sloveni e croati perseguita dal regime fascista italiano. Facevano parte del TIGR i quattro fucilati di Basovizza.

A ricordare questa organizzazione sul Carso sloveno, a pochi chilometri dal confine c’è un bel sentiero che parte dal paese di Oiczla.

Targa all'inizio del sentiero
Targa all’inizio del sentiero: Nel 1933, un gruppo di patrioti entusiasti del TIGR operò a Ocizla e compì azioni antifasciste. Onore e dignità al TIGR

 

56) LUNGO IL SENTIERO DEL T.I.G.R

 

GLI INGHIOTTITOI DI BEKA-OCIZLA

Camminata sul Carso tra le grotte rifugio durante la seconda guerra mondiale

Non solo Zone libere. Anche in altre parti della nostra regione vengono riscoperte e valorizzate le vie percorse dai partigiani e che ricordano la stagione della Resistenza ai nazifascisti. Nostro intento è darne conto qui sul blog e raccoglierle nella sezione che abbiamo dedicato ai Sentieri partigiani.

Di recente per commemorare il 75° anno della liberazione l’Unione coordinativa delle Borgate Carsiche ha creato un percorso tra Basovizza, Gropada e Trebiciano, lungo le grotte – rifugio e monumenti della seconda guerra mondiale marcando l’itinerario con i colori verde-giallo-verde.

pdf mappa: Pohod75mapa

Segnavia giallo e verde

2 Giugno 2020: la Resistenza non si ferma!

Lo avevamo annunciato che non saremmo restate e restati con le mani in mano ed infatti abbiamo festeggiato la Repubblica Libera Partigiana. Siamo tornati a Pàlcoda, in Val Tramontina, a ripercorrere i sentieri che furono partigiani e a cancellare, di nuovo, l’ennesimo scempio sul murales che li ricorda.

Una trentina di persone fin dalla mattina hanno ripercorso, partendo da Tramonti, la strada che porta al borgo abbandonato che diede rifugio a decine di partigiani tra cui il comandante Giannino Bosi “Battisti”, la partigiana Jole De Cillia “Paola”, il partigiano Eugenio Candon “Sergio” ed Edo del Colle “Jena” che in queste valli furono uccisi tra l’8 e il 9 dicembre 1944. Abbiamo ricordato, tra le stesse pietre, cosa spinse quei giovani a condurre vite precarie, erranti, partigiane, incrociando così i nostri sguardi e desideri dopo troppo tempo. I numerosi antifascisti da tutta la regione hanno poi raggiunto la brigata artistica di Zone Libere, che nel frattempo ha cancellato e reinterpretato gli sfregi fascisti al murales e dato vita ad un pranzo partigiano abbracciati da una splendida giornata di sole.

La nostra gioia partigiana è stata come sempre la migliore risposta alla triste e vigliacca esistenza dei fascisti di ieri e di oggi.

Qui eravamo, qui restiamo e qui ripartiamo con i prossimi progetti! La Resistenza continua: Viva le Repubbliche partigiane!

Leggi tutto “2 Giugno 2020: la Resistenza non si ferma!”

Inaugurazione Davour la mont

All’inaugurazione di Davour la mont di ieri c’è stata una partecipazione meravigliosa.
Un luogo importante, fondamentale della resistenza friulana è stato riportato alla luce dal lavoro determinato della sez. Anpi dello spilimberghese e da una indefessa brigata di lavoro volontario…
Anche da qui (ri)partiremo per il progetto “luoghi e sentieri” partigiani.
…Per la conquista del terren…

https://www.facebook.com/ZoneLiberePartigiane/videos/1319283774912522/

Sentiero partigiano di Budoia

Traccia il “sentiero partigiano” per ricordare il nonno ucciso

Messaggero Veneto, 23 ottobre 2017

BUDOIA. Il cippo commemorativo è un’ara di sassi. Sorge sulla montagna budoiese, a 1200 metri. Lo si raggiunge dalla malga Val di Lama. A levante della malga, dopo un percorso di dieci minuti, appare imponente il cippo che ricorda il partigiano garibaldino Giovanni Zambon di 31 anni, della brigata “Bixio”. I nazisti lo freddarono con un colpo di grazia, mentre giaceva agonizzante sul crinale della Costa Curta il 9 settembre 1944. Leggi tutto “Sentiero partigiano di Budoia”