Il business dello sterminio

Per gestire il sistema concentrazionario e ancora prima, per la schedatura di milioni di ebrei, zingari, comunisti, socialisti e omosessuali col censimento della popolazione tedesca voluto da Hitler nel 1933, non sarebbero di certo bastate le macchine da scrivere e nemmeno la proverbiale efficienza tedesca.

La Germania nazista si era infatti dotata della migliore tecnologia informatica allora esistente. La fornitura e manutenzione di questa tecnologia (schede, macchine perforatrici, macchine selezionatrici) venne assicurata ad Hitler dalla statunitense IBM (International Business Machine) attraverso la sua sussidiaria Dehomag. A partire dal grande censimento del 1933 la Germania era diventata il maggiore cliente IBM dopo gli Stati Uniti e lo stesso Thomas J. Watson, il fondatore della multinazionale statunitense, si21 recò più volte in Germania per seguire il lavoro della Dehomag…

Un articolo di Gregorio Piccin su Friulisera