INAUGURATO UN MONUMENTO IN ONORE DI NAZISTI, FASCISTI, SPIE E COLLABORAZIONISTI in risposta all’ultima camminata di ORME RIBELLI

***In foto un estratto del periodico di lotta partigiana “Liberazione” pubblicato dalla Brigata unificata Ippolito Nievo A nel 1944

L’ultima camminata di Orme Ribelli ha lasciato il segno. Dopo aver cercato di impedire lo svolgimento della camminata, la Sindaca di Travesio non è rimasta con le mani in mano. Esattamente un giorno dopo, 31 gennaio, arriva al Comune di Travesio una richiesta da parte dell’ Erasmo da Rotterdam Ass.ne Socio – Culturale Spilimbergo, in cui dà la proprio disponibilità economica nel costruire un monumento sul suolo comunale (di cui la stessa sindaca è stata presidente fino all’elezione, e su cui si è già scritto molto sull’impegno nell’erigere monumenti a fascisti e nel diffondere teorie revisioniste e antipartigiane); la delibera è fulminea e avviene il 2 febbraio, la posa il 4 e la pubblicazione nell’albo a posteriori il 7 febbraio.

Sabato 12 febbraio, con il patrocino del Comitato 10 Febbraio​, avviene l’inaugurazione dell’ennesimo monumento che commemora nazisti, fascisti, spie e collaborazionisti del Terzo Reich. Presenti in veste ufficiale ci sono Francesca Cozzi Sindaca di Travesio, Enrico Sarcinelli Sindaco di Spilimbergo, Juri Del Toso Sindaco di Castelnovo del Friuli, Demis Bottecchia Sindaco di Fanna,
Silvano Romanin Sindaco di Cavasso Nuovo, Marina Crovatto Sindaca di Meduno, Enrico Odorico Sindaco di Sequals, Mauro Candido Sindaco di Vivaro, l’Assessore Regionale Stefano Zannier​, i Consiglieri Regionali Lorenzo Tosolini e Zanon Emanuele e il Comandante dei Carabinieri della stazione di Meduno Michael De Faveri.
Durante la cerimonia la Sindaca di Travesio ha pronunciato un intervento al limite del decente in cui inesattezze storiche si mischiano ad omaggi che rasentano l’apologia del fascismo, esternazioni dove i sentiti dire e testimonianze di seconda mano sono usati per sputare in faccia alla memoria partigiana e alla lotta antifascista. Nessuna delle persone presenti ha detto una parola sui contenuti dei discorsi.

Potremmo dilungarci a lungo sugli errori, le omissioni e dell’utilizzo strumentale della storia che ci stanno alla base (http://www.storiastoriepn.it/raccontiamola-tutta-la…/); potremmo elencare chi sono realmente i presunti “infoibati”(http://www.nonsolocarnia.info/analisi-di-un-testo-su…/); su quanto ci faccia schifo il tentativo di utilizzare le stesse retoriche utilizzate nel caso di Norma Cossetto, per creare un’ennesima “martire infoibata viva”, facendo ancora una volta della memoria e del corpo di una morta campo di propaganda e contesa (https://www.wumingfoundation.com/…/fantasy-norma…/); e per finire di quanto l’intero caso della Fous di Balanceta sia inserita nel quadro più ampio di una campagna neofascista e antipartigiana che sfrutta la Giornata del Ricordo (https://www.internazionale.it/…/nicole…/2017/02/10/foibe).

Potremmo farlo come abbiamo già fatto più e più volte, però siamo convintә che le persone che si devono giustificare non siamo noi.
Siamo stufә di giocare in difesa, e anche per questo è nato Orme Ribelli. Il prossimo appuntamento è domenica 20 febbraio a Peternel (https://fb.me/e/13fkyjnHx), per continuare a decostruire le retoriche revisioniste attorno alla Resistenza.

Alla Sindaca un’ultima promessa, torneremo presto a Travesio con una camminata per affrontare a modo nostro, con passi e parole, questi tentativi di infagare la memoria di chi ha combattuto il nazifascismo.

Per quanto riguarda la storia dei cadaveri gettati in una fossa sul Ciaurlec le fonti documentali e le testimonianze ci danno la risposta: si trattava di nazisti, fascisti, spie e delatori uccisi in tempo di guerra, italiani disonorevoli che non meritano nessun rimpianto.