2 giugno 2023: FESTA DELLE REPUBBLICHE PARTIGIANE

★ 2 giugno 2023: FESTA DELLE REPUBBLICHE PARTIGIANE ★
Lusevera/Bardo – Provincia di Udine
Il giorno della Festa della Repubblica Italiana festeggiamo le Repubbliche Libere Partigiane, e in particolare la Zona Libera sorta tra la Carnia e la pianura friulana durante l’estate partigiana del 1944, una delle più importanti esperienze di autogoverno nell’Italia occupata dal nazifascismo e la Zona libera del Friuli Orientale, un’esperienza storica emozionante e drammatica anche solo a volerla immaginare.
In una giornata in cui si vorrebbero esaltare nazionalismo e militarismo scegliamo di tornare tra le montagne ed i luoghi che videro nascere e diffondere la Resistenza per solcare le orme dellə ribellə di allora, incrociare sguardi, desideri e corpi per prendere lo slancio per le lotte di domani.
In questa quinta edizione della Festa delle Repubbliche Partigiane abbiamo scelto di spostarci a Lusevera, Bardo nello sloveno locale, nella valle del Torre. Una zona meticcia e di passaggio al limite delle due Zone Libere partigiane di cui abbiamo scritto e che ben si adatta ai contenuti che porteremo durante la giornata.
Tutte tematiche che verranno trattate, infatti, cercheranno di utilizzare una narrazione antieroica, lontana da rappresentazioni autocelebrative, di parte e quindi partigiana, ricordando chi ha dato tutto per un mondo diverso e dare voce a chi ogni giorno lotta per una società migliore.

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2 Giugno 2020: la Resistenza non si ferma!

Lo avevamo annunciato che non saremmo restate e restati con le mani in mano ed infatti abbiamo festeggiato la Repubblica Libera Partigiana. Siamo tornati a Pàlcoda, in Val Tramontina, a ripercorrere i sentieri che furono partigiani e a cancellare, di nuovo, l’ennesimo scempio sul murales che li ricorda.

Una trentina di persone fin dalla mattina hanno ripercorso, partendo da Tramonti, la strada che porta al borgo abbandonato che diede rifugio a decine di partigiani tra cui il comandante Giannino Bosi “Battisti”, la partigiana Jole De Cillia “Paola”, il partigiano Eugenio Candon “Sergio” ed Edo del Colle “Jena” che in queste valli furono uccisi tra l’8 e il 9 dicembre 1944. Abbiamo ricordato, tra le stesse pietre, cosa spinse quei giovani a condurre vite precarie, erranti, partigiane, incrociando così i nostri sguardi e desideri dopo troppo tempo. I numerosi antifascisti da tutta la regione hanno poi raggiunto la brigata artistica di Zone Libere, che nel frattempo ha cancellato e reinterpretato gli sfregi fascisti al murales e dato vita ad un pranzo partigiano abbracciati da una splendida giornata di sole.

La nostra gioia partigiana è stata come sempre la migliore risposta alla triste e vigliacca esistenza dei fascisti di ieri e di oggi.

Qui eravamo, qui restiamo e qui ripartiamo con i prossimi progetti! La Resistenza continua: Viva le Repubbliche partigiane!

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2 GIUGNO 2020: LA RESISTENZA NON SI FERMA!

Domani è il 2 giugno: festa delle Repubbliche partigiane.
Vista l’attuale situazione non ci è possibile replicare la riuscita giornata dell’anno scorso dove è stata scattata questa foto.
Questo è solamente un arrivederci e a presto. Nel frattempo ovviamente non staremo con le mani in mano. 
A breve aggiornamenti.
Viva le Repubbliche partigiane! ????


https://www.facebook.com/ZoneLiberePartigiane/posts/919647021791094

Inaugurazione Davour la mont

All’inaugurazione di Davour la mont di ieri c’è stata una partecipazione meravigliosa.
Un luogo importante, fondamentale della resistenza friulana è stato riportato alla luce dal lavoro determinato della sez. Anpi dello spilimberghese e da una indefessa brigata di lavoro volontario…
Anche da qui (ri)partiremo per il progetto “luoghi e sentieri” partigiani.
…Per la conquista del terren…

https://www.facebook.com/ZoneLiberePartigiane/videos/1319283774912522/

Forni di sotto/ Il canto delle rondini

In anticipo sulla Festa della Repubblica Partigiana del 2 giugno 2020 (o 70 giorni dopo quella del 2019), il coro multietnico Canto Sconfinato a Forni di Sotto per ricordare l’incendio nazifascista di 75 anni fa. Dopo 75 anni ancora si parla di razze e si alzano barriere e si preparano campi:

restiamo umani, cantiamo insieme!

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