Un fine settimana intenso ed emozionante

Sabato mattina visita all’ospedale partigiano che prende il nome dalla dottoressa Franja Bojc Bidovec, un esempio (incredibile se non lo vedi) del genio, della determinazione e dell’umanità che la lotta partigiana fu in grado di esprimere. Venne costruito nella stretta gola del torrente Pasice, in Slovenia, e non fu mai individuato dal nemico.
Per assicurare rifugio e cure ai feriti gravi vennero realizzate 14 baracche di legno e 7 costruzioni secondarie compresa una centralina elettrica, una falegnameria, una sala operatoria e una sala per i raggi x.
Presso questo ospedale vennero assistiti, oltre agli jugoslavi, partigiani sovietici, italiani, polacchi, austriaci e due aviatori statunitensi.
Ancora con le immagini negli occhi di questo prodigio raggiungiamo la vicina Čepovan per essere accolti, in un luogo di incantevole bellezza, dal festival transfrontaliero antifascista di Če povem
Poesia, musica, buon cibo e la domenica ancora un piccolo assaggio della storia partigiana che pervase questi luoghi. E naturalmente, nuove relazioni intrecciate.
L’internazionale che fu e che ancora pulsa nonostante tutto, a due passi da un confine che per noi non è mai esistito.
Smrt Fašizmu Sloboda Narodu!

2 Giugno 2020: la Resistenza non si ferma!

Lo avevamo annunciato che non saremmo restate e restati con le mani in mano ed infatti abbiamo festeggiato la Repubblica Libera Partigiana. Siamo tornati a Pàlcoda, in Val Tramontina, a ripercorrere i sentieri che furono partigiani e a cancellare, di nuovo, l’ennesimo scempio sul murales che li ricorda.

Una trentina di persone fin dalla mattina hanno ripercorso, partendo da Tramonti, la strada che porta al borgo abbandonato che diede rifugio a decine di partigiani tra cui il comandante Giannino Bosi “Battisti”, la partigiana Jole De Cillia “Paola”, il partigiano Eugenio Candon “Sergio” ed Edo del Colle “Jena” che in queste valli furono uccisi tra l’8 e il 9 dicembre 1944. Abbiamo ricordato, tra le stesse pietre, cosa spinse quei giovani a condurre vite precarie, erranti, partigiane, incrociando così i nostri sguardi e desideri dopo troppo tempo. I numerosi antifascisti da tutta la regione hanno poi raggiunto la brigata artistica di Zone Libere, che nel frattempo ha cancellato e reinterpretato gli sfregi fascisti al murales e dato vita ad un pranzo partigiano abbracciati da una splendida giornata di sole.

La nostra gioia partigiana è stata come sempre la migliore risposta alla triste e vigliacca esistenza dei fascisti di ieri e di oggi.

Qui eravamo, qui restiamo e qui ripartiamo con i prossimi progetti! La Resistenza continua: Viva le Repubbliche partigiane!

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2 GIUGNO 2020: LA RESISTENZA NON SI FERMA!

Domani è il 2 giugno: festa delle Repubbliche partigiane.
Vista l’attuale situazione non ci è possibile replicare la riuscita giornata dell’anno scorso dove è stata scattata questa foto.
Questo è solamente un arrivederci e a presto. Nel frattempo ovviamente non staremo con le mani in mano. 
A breve aggiornamenti.
Viva le Repubbliche partigiane! ????


https://www.facebook.com/ZoneLiberePartigiane/posts/919647021791094

25 aprile 2020: un fiore per i ribelli caduti

Questo scritto nasce da una riflessione collettiva su questi giorni di quarantena e sulla necessità di storia ed azione che ne emergono. Questi giorni bui, a causa degli arresti domiciliari che stiamo subendo, non aiutano tutte e tutti noi ad essere in salute e resistenti. Difficile in questo periodo, che per molt* è scarsamente sereno, stare sul pezzo e ragionare sul futuro a partire dal 2 giugno, che è la scadenza che ci siamo dati come giornata simbolica per rilanciare la bellezza, l’estetica e quella gioia della ribellione che furono e sono partigiane. Leggi tutto “25 aprile 2020: un fiore per i ribelli caduti”

Forni di sotto/ Il canto delle rondini

In anticipo sulla Festa della Repubblica Partigiana del 2 giugno 2020 (o 70 giorni dopo quella del 2019), il coro multietnico Canto Sconfinato a Forni di Sotto per ricordare l’incendio nazifascista di 75 anni fa. Dopo 75 anni ancora si parla di razze e si alzano barriere e si preparano campi:

restiamo umani, cantiamo insieme!

Nessuna descrizione della foto disponibile.

Riuscita la Festa della Repubblica Partigiana a Tramonti

La parola d’ordine “soreli” (sole in friulano) diramata in occasione della Festa  della Repubblica Partigiana ha decisamente funzionato.
E’ stata una splendida giornata.
Tante antifasciste e tanti antifascisti hanno partecipato.
Tanti i momenti di ragionamento, confronto, festa e gioia.
Qualcuno ha anche approfittato della Meduna per un tuffo rigenerante.
Grazie a tutte e tutti coloro che hanno generosamente profuso il loro impegno per la buona riuscita della festa.
Qui la presentazione della festa e del progetto Zone Libere

https://www.facebook.com/federica.vincenti/videos/10157316212522679/


e una carrellata di scatti

Morte al fascismo! Libertà ai popoli!