Camminata nei Magredi: esercitazioni antimilitariste ed ecologiste

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ORME RIBELLI :

Camminata nei Magredi, esercitazioni antimilitariste ed ecologiste

– Ore 16:30, RITROVO vicino a ponte per Vivaro
– Ore 17:00, partenza CAMMINATA nei Magredi
– Ore 19:00, ASSEMBLEA antimilitarista
– A seguire, PICNIC conviviale
Orme Ribelli torna in cammino. Lo fa in un periodo segnato dall’ incertezza dovuta dagli effetti sempre più evidenti del cambiamento climatico, da una crisi sociale e economica crescente e da una guerra che non accenna a finire ma che anzi non fa che esacerbare i conflitti energetici e la militarizzazione dei territori:
in questo contesto nasce l’iniziativa “Camminata nei Magredi, esercitazioni antimilitariste ed ecologiste” , dall’unione di intenti di Iniziativa Libertaria, Orme Ribelli e BaBaJaga – collettivA eco*trans*femminista.
Sotto il tramonto estivo e con lo strumento del cammino attraverseremo i Magredi, nel mezzo del periodo di esercitazioni militari che invaderanno questo territorio teoricamente “tutelato”. Tra un passo e l’altro coglieremo l’occasione per apprezzare l’unicità naturalistica e per notare le devastazioni ambientali determinate dall’intensa attività militare tra aviolanci, poligono di armi pesanti e leggere, aree bersagli e inquinamento di metalli pesanti e Torio radioattivo. Le caratteristiche dell’ambiente e la sua posizione ci permetterà di approfondire tematiche come la gestione idrica delle acque montane e non, la crescente siccità e le altri fonti d’inquinamento del territorio, tra cementifici e inceneritori.
Al termine della semplice passeggiata ci sarà occasione per confrontarsi in un momento assembleare sulle prospettive di mobilitazione contro le servitù militari e la militarizzazione dei territori, ragionando assieme sulle possibilità di recupero delle aree ancora sottoposte a vincolo o abbandonate.
Al termine Picnic conviviale, prepara qualcosa e portalo con te!
In cammino !
📌 SABATO’ 23 LUGLIO – – Ore 17:00
📌 RITROVO : Dopo il ponte per Vivaro, area entrata ZPS e SIC (PN)
🐾 DURATA : 2 ore di passeggiata tra soste ed interventi
🌹 Portare vestiario leggero, scarpe da trekking, acqua in abbondanza; cena al sacco per il picnic e se vuoi qualcosa da condividere
Testo di lancio:
Nel recente vertice NATO di Madrid è stata avviata la procedura per l’allargamento dell’Alleanza Atlantica alla Svezia ed alla Finlandia. La caduta del veto della Turchia, è stata mercanteggiata con l’impegno alla consegna di attivisti curdi che hanno lottato per il Confederalismo democratico in Siria e in Turchia. Non solo, il vertice ha deciso un ampliamento della presenza di uomini in armi in Europa ai confini con la Russia, aumentando ulteriormente il rischio, già forte, di un’escalation bellica. Ma soprattutto spostando sempre più il baricentro strategico, militare e politico verso est. Questo comporta non solo a rafforzare il ruolo della Turchia, che si pone come ponte tra la Russia e il resto della NATO, e che approfitterà della ghiotta occasione per sferrare un ulteriore attacco alle autonomie in Siria del Nord e in Iraq, ma anche farà ridiventare centrale, dopo il periodo della Guerra Fredda, l’Italia e in particolare modo la base di Aviano. Prova ne sia le possenti manovre NATO proprio nei nostri territori, e contestualmente l’ampliamento dei disciplinari d’uso dei poligoni militari.
Si vuole inoltre combattere l’immigrazione non più respingendo le persone quando ormai sono arrivate vicine alle nostre frontiere ma trattenendole direttamente nei loro paesi di origine.
Ultima chicca, si fa per dire, si è deciso di far avviare un progetto, che mette la ricerca pubblica al servizio delle aziende del cybersecurity e dell’aerospazio utilizzando investimenti privati e centinaia di milioni del Pnrr, facendo diventare Torino il principale polo europeo nel campo della tecnologia militare. Pnrr già saccheggiato per l’avvio del progetto delle caserme green, ben 4 in regione di cui 2 in provincia.
È ora di iniziare nuovamente ad alzare la voce perché il militarismo e la guerra portano all’omicidio di migliaia di civili, alla fuga di migliaia di persone, alla tortura sistematica, alla violenza sulle donne, allo sradicamento sociale, al razzismo, alla repressione. Significano la distruzione sistematica del patrimonio storico-artistico e la distruzione degli ambienti naturali, della flora e della fauna. Comporta la morte di centinaia di migliaia di combattenti delle parti in guerra, per lo più figli di lavoratori e lavoratrici e poveri con poche risorse, il cui ingresso nell’esercito permette loro di fuggire dalla miseria che assieme a coloro che d’autorità vengono arruolati in tempo di guerra, diventano solo carne da cannone.
Il militarismo e la guerra implicano la priorità dei finanziamenti per la ricerca e lo sviluppo della tecnologia applicata alla guerra e alla morte, a scapito di altri tipi di ricerca scientifica che possono essere finalizzati all’eradicazione delle malattie, all’autogestione dell’energia, alla comprensione e alla protezione degli ecosistemi del pianeta o alla ricerca sociale a beneficio materiale della società nel suo insieme, ecc.
Il militarismo e la guerra implicano che gli Stati aumentino la spesa per le armi a scapito della spesa per l’assistenza sociale, la casa, la salute e l’istruzione, con un conseguente aumento della precarietà in tutti i settori sociali. Saranno inevitabili conseguenti disordini sociali con l’azione/reazione del governo, sulla strada della limitazione dei diritti e delle libertà, l’esacerbazione dell’autoritarismo da parte della macchina coercitiva dello stato (esercito e polizia) e l esercizio della paura e della repressione.
Il militarismo e la guerra implicano l’aumento del prezzo dei prodotti di base e dell’energia e, quindi, l’aumento del costo della vita. Significano che noi siamo i lavoratori e le lavoratrici che dovranno pagare di più per meno, che il potere economico ci spremerà ancora di più in modo da aumentare la disuguaglianza ed innescare la guerra tra poveri, alimentando la paura del pozzo senza fondo dell’esclusione sociale per mantenerci sottomess* e silenzios*.
Il militarismo è la quintessenza del sistema patriarcale, ed educa all’accettazione passiva del dominio, della gerarchia e della legge del più forte.
Per questo e non solo invitiamo tutte tutti e tuttu all’assemblea pubblica che si terrà il 23 luglio per reiniziare un cammino insieme, un cammino fatto di proposte di contenuti e di lotte da condurre, ma che ha come obbiettivo finale la smilitarizzazione e lo scioglimento degli eserciti.
Non la NATO, non l’imperialismo statunitense o russo
Contro l’industria della guerra e della morte
Per la solidarietà e il sostegno reciproco.
ℹ️ Per informazioni aggiuntive qui :