Ancora su Fous da Balanceta/Ciaurlec

da La storia le storie

Davour La Mont – foto in archivio Carla Tonelli, Castelnovo del Friuli

A Spilimbergo negli ultimi anni ad opera di una sedicente associazione socio – culturale chiamata “Erasmo da Rotterdam”, e le ovvie collaborazioni del comitato 10 Febbraio e dell’ANGVD assieme al patrocinio del Comune, si sta operando una progressiva opera di lordatura della memoria partigiana locale attraverso conferenze, proiezioni di film e pose di targhe.

In particolare l’anno scorso, sul locale monumento “in memoria delle vittime delle foibe”, è stata posata un targa intitolata “In memoria delle vittime delle foibe e dei trucidati nello spilimberghese 44-45”, una lista di civili o militari residenti in zona e scomparsi sul confine orientale ma anche molti repubblichini uccisi in azione partigiane nella zona dello spilimberghese. Quest’anno, invece, per l’8 febbraio 2020 e prevista la posa della targa “Alla memoria della vittime della foiba Fous di Balanceta”, quest’ultima come immagino ben saprete è un inghiottitoio presente sul Monte Ciaurlec dove nel 1946 sono state estratte 11 salme.
L’intento è chiaro quanto pericoloso e temo, vista l’escalation di provocazioni che si stanno susseguendo dall’inaugurazione del monumento nel 2016, possa solo preludere ad una più manifesta ed organizzata azione sul tema della “Fous di Balanceta”.

Invio in allegato alcuni file che spero possano essere utili:
– Nel file “ListaFous” sono elencate i nominativi di chi è stato rinvenuto nella Fous di Balanceta, con alcune informazioni riguardo agli stessi;
– Nel file “ListaVittime” allo stesso c’è una lista dei nominativi presenti sulla targa “Vittime delle foibe e trucidati nello spilimberghese 44-45′ ” presente sul cippo di spilimbergo e posata lo scorso anno;
– Il file “Crimen” è un numero di un settimanale di polizia scientifica datato 2 febbraio 1949, che riporta un articolo sulle dinamiche di rinvenimento delle salme all’interno della fous;
– Il file “RelazioneFous” è un capitolo del libro “Tra rocce, fauna e storia” del Gruppo Speleologico Pradis, anch’esso incentrato sui rinvenimenti di corpi sul Ciaurlec e con un focus sulla Fous che contiene informazioni interessanti.